Il metodo riabilitativo utilizzato dall’èquipe multidisciplinare è centrato sul modello comportamentale che si è dimostrato efficace nel trattamento di disturbi comportamentali collegati sia a disabilità psichica (Travis&Sturmey, 2010) sia a disturbi psichiatrici(Travis&Sturmey, 2010)
(Travis&Sturmey, 2008).

Il nostro approccio, viene effettuato mediante l’intervento da parte dell’équipe multidisciplinare si impernia sul modello bio-psico-sociale, una strategia di approccio alla persona, sviluppato da Engel negli anni Ottanta (Engel, 1989) che pone l’individuo ammalato al centro di un ampio sistema influenzato da molteplici variabili.

Per comprendere e risolvere la malattia il medico deve occuparsi non solo dei problemi di funzioni e organi, ma deve rivolgere l’attenzione agli aspetti psicologici, sociali, familiari dell’individuo, fra loro interagenti e in grado di influenzare l’evoluzione della malattia.

Il modello bio-psicosocialesi contrappone al modello bio-medico, secondo il quale la malattia è riconducibile a variabili biologiche che il medico deve identificare e correggere con interventi terapeutici mirati.

Noto a tutti è ormai il concetto di salute del WHO che fa riferimento alle componenti fisiche (funzioni, organi strutture), mentali (stato intellettivo e psicologico), sociali (vita domestica, lavorativa, economica, familiare, civile) e spirituali (valori), per identificare in esse le variabili collegate alle condizioni soggettive e oggettive di benessere (salute nella sua concezione positiva) e male-essere (malattia, problema, disagio ovvero salute nella sua concezione negativa) di cui tenere globalmente conto nell’approccio alla persona.

In questa concezione prende fondamentale importanza il lavoro di équipe all’interno del quale ogni professionista componente il gruppo di lavoro è esperto del suo settore e ognuno ha un ruolo all’interno del progetto riabilitativo del paziente.

Per stabilire gli obiettivi e stilare i progetti terapeutici si utilizza l’ICF (ICF CY Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute – Versione per bambini e adolescenti, 2007), strumento internazionalmente riconosciuto e che valuta lo stato di salute del paziente a livello fisico (bio), mentale (Psico) e le relazioni sociali (sociale) nelle quali è inserito il paziente.

L’ICF è uno strumento che aiuta a creare delle liste di valutazione personalizzate per ogni utente e consente la verifica del progetto riabilitativo. Il progetto personalizzato per ogni paziente viene realizzato partendo dalle osservazioni dell’équipe multidisciplinare, attraverso la valutazione delle richieste dell’ente inviante e analizzando le capacità del paziente.

Associate

  • Residenze Riabilitative, Cooperativa Sociale Onlus, nasce dal rispondere alle esigenze della gestione dei servizi rivolti alla disabilità fisica ed intellettiva, mediante un equipe strutturata e formata.
  • Lavorativa-Mente Agorà, Cooperativa Sociale Onlus Tipo B, fondata per permettere di realizzare il progetto di inserimento Socio-Lavorativo per gli Utenti con Disabilità.Bicigrill Frassineto “Mangia Bevi e Pedala” : Ristorante, Bar e Noleggio Biciclette – Strada Provinciale dell’Infernaccio Frassineto – Monte San Savino (AR)
  • Demetra, Cooperativa Sociale Agroforestale Di Tipo B Onlus.
  • Azienda Agricola “Lepricchio”

Le Strutture per Disabili

“Avevo dei dubbi prima di affidare i miei genitori alla struttura di “Casa Ottavia”, ma dopo varie visite ho avuto modo di apprezzare la cura verso gli ospiti e la professionalità che viene offerta e quindi mi sono tranquillizzata. Mio padre ha ritrovato la gioia di vivere e mia madre un pò di serenità. Grazie a tutti”

MARIA GRAZIA, Arezzo

“Per noi è stata una bella scoperta, un ambiente pulito e tranquillo la “Nuova Alba” di Agello a Magione”

Famiglia Rossi, Perugia

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